Aperto nel 1866, il Cimitero Monumentale di Milano rappresenta tante cose: luogo della memoria per Milano e l’Italia, sepoltura di personaggi illustri e vero e proprio museo a cielo aperto. La visita si rivela di straordinario interesse sin dall’ingresso, ossia il Famedio, concepito in forme eclettiche dall’architetto Carlo Maciachini. Numerosissime le edicole e le tombe, opera di celebri scultori, nelle quali riposano nomi importanti della storia milanese ed italiana dalla seconda metà dell’800 ad oggi.
Grandi nomi e importanti opere d’arte, dietro le quali, tuttavia, spesso si celano le “normali” tristi storie della vita di tutti i giorni. Come nel caso dell’edicola in cui riposa il grande Arturo Toscanini. L’edicola, opera di Leonardo Bistolfi, fu infatti realizzata per ospitare le spoglie del piccolo Giorgio Toscanini, figlio di Arturo, scomparso ancora bambino in America. Nel prezioso monumento, oltre al celebre direttore d’orchestra e suoi familiari, è sepolto anche il pianista Vladimir Horowitz, genero di Toscanini, altra figura chiave della storia della musica del ‘900.